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Leonardo a Vinci. Alle origini del Genio
Museo Leonardiano, 15 aprile 2019 - 15 ottobre 2019. Prorogata fino al 6 gennaio 2020.
Al Museo Leonardiano, la mostra Leonardo a Vinci. Alle origini del Genio, inaugurata il 15 aprile alla presenza del Presidente della Repubblica, celebra l’anniversario dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. 

L’esposizione è incentrata sul legame biografico di Leonardo con la sua città natale e sulle suggestioni che la terra d'origine offrì al suo percorso di artista, scienziato e ingegnere. 

In quest’ottica, oltre al primo disegno conosciuto dell’artista, il Paesaggio 8 P del 1473 esplorabile in mostra grazie ad un’innovativa applicazione touch screen, sono esposti i documenti d’archivio che ricostruiscono le vicende della nascita e dell’infanzia di Leonardo a Vinci, ed è presentato il progetto per un bacino di accumulo delle acque che l’ingegnere intendeva realizzare proprio nella sua città natale.


  • LA NASCITA, L’INFANZIA, GLI AFFETTI
    Ripercorrendo i giorni di Leonardo a Vinci attraverso i documenti d’archivio
    Descrizione:
    “Nachue un mio nipote, figliuolo di ser Piero mio figliuolo a dì 15 d'aprile in sabato, a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo”. Con queste parole si apre l’annotazione con cui Antonio da Vinci registra la nascita del primo nipote, Leonardo, il 15 aprile 1452, forse il più emozionante tra i documenti in prestito dall’Archivio di Stato di Firenze. 
    Le dichiarazioni al Catasto del 1458 e del 1469 raccontano di Leonardo, figlio illegittimo del notaio Ser Piero da Vinci e di una donna di nome Caterina, allevato nella famiglia paterna di cui faceva parte anche lo zio Francesco, che proprio a Leonardo lasciò in eredità tutti i suoi beni, come testimoniato dal ricordo di testamento esposto in mostra. Le primissime vicende biografiche di Leonardo sono narrate anche attraverso la suggestiva proiezione immersiva Ebbe nome Lionardo.
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  • UN GRANDE PROGETTO PER VINCI
    Partendo dai disegni di Leonardo si ricostruisce la storia poco conosciuta del Bacino di Serravalle
    Descrizione:
    Se la fascinazione per lo scorrere vorticoso delle acque e l’interesse per i congegni in grado di sfruttare questa inesauribile forza affondano le loro radici negli anni dell’infanzia a Vinci, è pur vero che Leonardo maturò le sue competenze di ingegnere idraulico soprattutto durante il ventennio passato a Milano.
    Ai primi del ‘500, tornato a Firenze e impegnato nell’ideazione del grande canale navigabile che avrebbe dovuto collegare la città al mare, Leonardo meditava forse di ristabilirsi a Vinci, dove intendeva realizzare un bacino di accumulo delle acque di tre torrenti mediante un’enorme diga. Sembrano testimoniarlo alcuni disegni esposti in versione facsimilare e rielaborati attraverso la proiezione che ‘anima’ il plastico presente nella prima sala della mostra.
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  • IL PAESAGGIO DEL 1473
    Veduta di luoghi reali o paesaggio d’invenzione?
    Descrizione:
    Il Paesaggio 8 P è il primo disegno conosciuto di Leonardo da Vinci, da lui datato “5 agosto 1473”. L’opera giovanile, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi per le prime sei settimane dell’esposizione, rappresenta una sorta di palinsesto della futura produzione leonardiana e, per molti versi, è possibile cogliervi suggestioni tratte dagli scenari del Montalbano e della Valdinievole che Leonardo conosceva sin dall’infanzia. Veduta ispirata ai luoghi della terra natale, rappresentazione di una natura in continuo divenire o paesaggio ideale: le installazioni presenti in mostra danno conto delle possibili interpretazioni del celebre Paesaggio, esplorabile per la prima volta in ogni più piccolo dettaglio anche grazie ad un’innovativa applicazione touch screen.


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