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Il percorso espositivo
A Vinci, dove Leonardo nacque e maturò le prime ispirazioni per i suoi studi ed opere pittoriche, il Museo Leonardiano presenta una delle raccolte più ampie ed originali dedicate ai molteplici interessi di Leonardo tecnologo, architetto, scienziato, pittore e, più in generale, alla storia della tecnica del Rinascimento. Il percorso museale, articolato su tre sedi poco distanti tra di loro: la Palazzina Uzielli, il Castello dei Conti Guidi e la Villa il Ferrale, propone macchine e modelli presentati con precisi riferimenti agli schizzi e alle annotazioni manoscritte dell’artista, affiancati anche da animazioni digitali e applicazioni virtuali interattive.

In Palazzina Uzielli la videoinstallazione "La meccanica di Leonardo" introduce il visitatore alla tematica principale cui è dedicata la collezione: Leonardo tecnologo e ingegnere. Il percorso prosegue con le sezioni dedicate alle macchine da cantiere, alla tecnologia tessile, agli orologi meccanici e agli studi anatomici. Chiude l'esposizione la nuova sezione "Leonardo. Anatomia delle macchine" riservata agli elementi macchinali che Leonardo studiò con un approccio molto simile a quello da lui adottato per comprendere il funzionamento del corpo umano.

L’esperienza immersiva con Oculus è fruibile esclusivamente sabato, domenica e giorni festivi nel periodo novembre-marzo e ogni giorno durante il resto dell’anno.


Nel Castello, antica dimora della famiglia Guidi, trovano spazio macchine e modelli che documentano gli interessi di Leonardo per la guerra, l'architettura, la meccanica e il volo. Tre  intere sezioni sono inoltre dedicate all’idraulica, con particolare riferimento ai progetti che Leonardo ideò per la sua terra di origine e alle vicende biografiche legate all'infanzia trascorsa a Vinci. Il percorso si chiude con la sala dei solidi geometrici situata all'interno delle possenti mura del castello dove sono esposti i modelli tratti da disegni che Leonardo realizzò per il trattato De Divina Proportione del matematico Luca Pacioli.

Gli spazi in Via Roma ospitano la sezione didattico espositiva Leonardo e la pittura riunendo in un’unica sede le riproduzioni di tutti i dipinti e di alcuni tra i più significativi disegni realizzati da Leonardo. Il percorso consente di apprezzare 21 copie delle opere di Leonardo, realizzate ad altissima definizione e a grandezza naturale, grazie  ad una innovativa tecnologia di acquisizione e riproduzione delle immagini che le rende identiche ai capolavori originali.
  • La meccanica di Leonardo
    Palazzina Uzielli, sala immersiva
    Vero e proprio incipit del percorso museale, il video immersivo "La meccanica di Leonardo" introduce al tema portante della collezione. L’elaborazione digitale con una sequenza di disegni leonardiani presentati secondo i temi affrontati dal museo, restituisce la continua e appassionata ricerca di Leonardo sul moto e sulle cause che lo generano.  Ogni singolo elemento meccanico dei progetti di Leonardo sembra prendere vita grazie all’aggiunta di elementi sonori, che traducono in suoni i singoli elementi grafici presentati.

     

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  • Macchine da cantiere
    Palazzina Uzielli, sezione Macchine da cantiere
    Per avere un approfondimento sui contenuti della sezione guarda il video realizzato dall' esperto Alexander Neuwahl.

    Nel 1420 Filippo Brunelleschi iniziò quella che fu una delle imprese più significative del Rinascimento italiano: la costruzione della cupola del duomo di Firenze.
    Gli argani e le gru da lui progettate per sollevare e posizionare con precisione enormi pesi, fino a raggiungere i quasi cento metri d'altezza dal suolo, segnarono profondamente il giovane Leonardo e altri artisti-ingegneri a lui contemporanei quali: Mariano di Iacopo, Francesco di Giorgio, Buonaccorso Ghiberti e Giuliano da San Gallo. A loro si deve il merito di aver tramandato, nei loro taccuini, perenne memoria di tali congegni che costituirono uno scatto decisivo nella tecnologia delle macchine da cantiere.

    L’esperienza di Leonardo presso il cantiere del Duomo di Firenze è raccontata nel filmato presente in sala, che illustra brevemente in quale contesto storico e artistico questa grande impresa nacque: quello della Firenze del Quattrocento, in cui gli artisti più rinomati, tra cui Brunelleschi, lavoravano alla realizzazione di opere grandiose destinate a celebrare il prestigio dei committenti, spesso ricchi esponenti delle cosiddette Arti, le corporazioni di mestieri che furono responsabili dell’incredibile sviluppo economico della città.


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  • Macchine tessili
    Palazzina Uzielli, sezione Macchine della manifattura tessile
    Leonardo dedicò larga attenzione allo studio del complesso e articolato ciclo produttivo della manifattura tessile, ideando macchine per torcere e binare il filo, per filare e per tessere. I suoi progetti, sono talvolta puntuali interventi di miglioria volti alla parziale o completa meccanizzazione delle principali fasi del ciclo manifatturiero, altre volte si proiettano arditamente verso il sistema di fabbrica e di produzione in serie.
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  • Orologi meccanici
    Palazzina Uzielli, sezione Orologi meccanici
    Affascinato da tutti quegli elementi meccanici che all'interno degli orologi garantiscono la trasmissione dei movimenti, Leonardo mostrò particolare interesse per gli strumenti atti alla misurazione del tempo. Su di essi compì una sorta di dissezione anatomica alla continua ricerca di soluzioni con le quali ottenere livelli sempre più sofisticati di automazione.
    Con il progredire dei suoi studi di meccanica si concentrò sul meccanismo di scappamento intuendo che dispositivi analoghi avrebbero potuto essere utilizzati anche per le macchine della manifattura tessile.

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  • Leonardo e l'Anatomia
    Palazzina Uzielli, sezione Leonardo e l'anatomia

    Per approfondire i contenuti della sezione guarda il video  realizzato dalla dott.ssa Paola Salvi.


    Leonardo esplorò approfonditamente il corpo umano, macchina dalla quale era affascinato e che reputava ben più perfetta di quelle create dall’uomo. Voleva capirne il funzionamento, la composizione e le dinamiche legate alla morte.  Il maestro si accosta agli studi di anatomia per poter meglio raffigurare il corpo umano; ma la curiosità e l'animo da scienziato di Leonardo lo porterà ben presto ad approfondire i suoi studi e le sue ricerche passando dalla superficie (muscoli, nervi, ossa) allo studio degli organi interni.

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  • Anatomia delle macchine
    Palazzina Uzielli, sezione Anatomia delle macchine

    L’indagine che Leonardo compì sugli elementi macchinali ne rivela la straordinaria competenza meccanica e ingegneristica. La sua attenzione si rivolse a meccanismi e ingranaggi come la vite senza fine, la ruota dentata, il rocchetto, la puleggia, le molle che, assemblati in vario modo, potevano dare luogo ad una serie pressoché infinita di macchine più o meno complesse.

    Il sistema di scomposizione delle macchine nei singoli ingranaggi per meglio analizzarli viene definito anche con l’espressione “anatomia delle macchine” per la stretta analogia con il metodo adottato da Leonardo per lo studio del corpo umano. Agli elementi macchinali Leonardo aveva intenzione di dedicare un vero e proprio trattato, come emerge dal Codice di Madrid I, per mettere in evidenza in maniera analitica le caratteristiche, le diverse possibilità di impiego e le potenzialità di resa dei singoli meccanismi.

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  • I carri
    Castello dei Conti Guidi, sezione Anatomia delle macchine
    Grande fu la capacità di Leonardo nel proporre soluzioni innovative anche nell’ideazione di oggetti di uso comune come i carri che alla sua epoca erano il mezzo più diffuso per trasportare le merci e le persone.

    Egli migliorò il loro funzionamento e ne prolungò la vita operativa inserendo negli assi delle ruote dei dispositivi antifrizione simili ai moderni cuscinetti. Questi, dalla caratteristica forma a rullo o a disco, riducevano inoltre lo sforzo di trazione e ne facilitavano il traino. Leonardo progettò anche sistemi per rendere autonomo il movimento dei carri utilizzando ingranaggi a lanterna e ruote a dentatura laterale azionati da una manovella.

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  • Macchine per trasformare il territorio
    Castello dei Conti Guidi, sezione Macchine per trasformare il territorio

    Rinforzare un argine per proteggere un insediamento dalle piene di un fiume, modificare il profilo di una collina per agevolare l’espansione di un centro abitato, costruire un canale per consentire scambi commerciali e l’irrigazione dei campi coltivati sono tutti interventi che mostrano la volontà da parte dell’uomo di trasformare il territorio.

    In questo campo di studi Leonardo, come molti altri ingegneri del Rinascimento, si pone problemi di carattere progettuale, interessandosi a strumenti di antica concezione come l’odometro che consente di misurare agevolmente anche grandi distanze sul terreno. Cerca di perfezionare macchine come il battipalo, di tradizione romana e di larghissima diffusione nei cantieri rinascimentali, e sfida i limiti della tecnologia del tempo immaginando enormi macchine che possano accelerare come mai prima di allora i lavori nei cantieri.

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  • Macchine da guerra
    Castello dei Conti Guidi, sezione Macchine da guerra
    Per avere un approfondimento sulla fusione e le artiglierie guardate il video realizzato dall' esperto Andrea Bernardoni.

    Nel 1482 Leonardo lascia Firenze per Milano. È alla corte di Ludovico il Moro che egli manifesta vivido interesse per le tecniche e gli strumenti di guerra, concentrandosi nella ricerca di soluzioni che potenzino la precisione del tiro, la potenza del fuoco nonché la rapidità del caricamento delle armi da fuoco.
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  • I ponti
    Castello dei conti Guidi, sezione I ponti
    Considerata l’importanza cruciale dei corsi d’acqua, vie di comunicazione in tempo di pace e ostacoli da superare in caso di guerra, Leonardo si impegnò nella progettazione di manufatti in grado di regimarli o di oltrepassarli.
    I suoi ponti si possono suddividere in tre categorie a seconda della loro possibile funzione: quelli ad uso militare, come il ponte di rapida costruzione, quelli progettati per un’utopica città ideale, come il ponte a carreggiate sovrapposte e il ponte girevole e, infine, quelli realizzati su commissione, tra i cui il ponte canale con conche, richiesto dalla Città di Firenze per pianificare la deviazione del fiume Arno durante la guerra contro Pisa.
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  • Meccanismi e strumenti
    Castello dei Conti Guidi, sezione Meccanismi e strumenti
    Leonardo dedicò gran parte delle sue riflessioni alla meccanica e allo studio  degli elementi costitutivi delle macchine, analizzandone i principi e i criteri di funzionamento.
    Nei suoi disegni i singoli elementi macchinali, quali la vite, la ruota dentata o a pioli, il rocchetto, la puleggia e le molle, si combinano tra loro dando vita a meccanismi e strumenti in grado di compiere operazioni più o meno complesse.
    Lo studio del movimento e della sua trasmissione, porta Leonardo a concepire sistemi di pulegge per il sollevamento di grossi carichi, meccanismi per la trasformazione del moto e per eliminare ed attenuare l'attrito.
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  • Studi sul volo
    Castello dei Conti Guidi, sezione Studi sul volo
    Leonardo,durante il primo soggiorno milanese, si dedicò alla progettazione di macchine volanti ad ala battente, capaci di imitare la struttura e il movimento propulsivo delle ali di un volatile. Si dedicò all'osservazione degli uccelli studiandone le tecniche di volo e la struttura corporea. Ma, essendo l'uomo incapace di produrre l'energia sufficiente per muovere le ali, il volo ad ala battente o meccanico non era realizzabile. Si orientò, verso il volo a vela o librato in cui la propulsione viene completamente affidata alle correnti aeree. Nascono così l'apparecchio ad ala a delta e la sfera volante. 
    Leonardo, progettò anche alcuni strumenti scientifici quali l'igrometro e l'anemometro. Per la navigazione aerea usò invece un inclinometro. Lo studio sul volo lo condusse ad indagare le analogie di comportamento tra aria e acqua.
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  • Leonardo a Vinci
    Castello dei Conti Guidi, sezione Leonardo a Vinci
    L’interesse di Leonardo per l’idraulica inizia con probabilità da giovanissimo, a Vinci, dove numerosi mulini sfruttavano la forza idrica dei torrenti che dal Montalbano scendono tutt’oggi verso la valle. Le competenze maturate a Firenze e successivamente a Milano, dove potè assistere alla realizzazione di grandi opere di idraulica, come il canale della Martesana e il completamento dei navigli, lo portarono a progettare per la città di Vinci un bacino idrico nella località di Serravalle.

    L'acqua, fu dunque spesso al centro degli studi di Leonardo sia come elemento fondamentale della sua concezione geologica sia come strumento dell'operato della natura. Egli applicò le sue conoscenze meccaniche nella realizzazione di opere di deviazione, rettificazione e regimazione dei corsi d'acqua, nonché sfruttamento dell'energia idraulica per attività produttive. A questo fine compì numerosi rilevamenti cartografici che, per le modalità di rappresentazione utilizzate, costituiscono un unicum nel panorama culturale del suo tempo.
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  • Ebbe nome Lionardo
    Castello dei Conti Guidi, sala immersiva

    Le prime vicende biografiche di Leonardo, dalla nascita a Vinci fino alla formazione nella Firenze del Rinascimento e il legame indissolubile dell’artista con la sua terra d’origine, sono narrate all’interno diun’innovativa sala immersiva. Qui, partendo dalle suggestioni emanate dai documenti d’archivio, attraverso un’installazione che combina magistralmente suoni, immagini e parole, si ripercorrono gli eventi che testimoniano la presenza di Leonardo a Vinci.
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  • Sala del Podestà
    Castello dei Conti Guidi, sala del Podestà
    La Sala del Podestà rappresenta l’ambiente più prestigioso del Castello di Vinci che, passato sotto il dominio fiorentino, nel 1372 divenne residenza podestarile. In questa sala i podestà, ufficiali inviati da Firenze per amministrare la giustizia nel contado, lasciarono memoria del loro passaggio, con opere in pittura o scultura recanti il loro nome, lo stemma gentilizio e l’anno dell’incarico.
    Sul lato orientale troviamo il grande camino rinascimentale in pietra serena commissionato dal podestà Neri Ventura nel 1478, mentre su quello settentrionale spicca la Madonna col Bambino e San Giovannino in terracotta invetriata. Sulla parete occidentale, invece, una piccola apertura testimonia l'antico passaggio che fino al XIII secolo consentiva di accedere alla torre con una scala lunga ben 13 metri.
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  • I solidi geometrici
    Castello dei Conti Guidi, sezione I solidi geometrici
    SALA TEMPORANEAMENTE CHIUSA
    Nonostante la mancanza di una solida formazione sui principi della matematica e della geometria, in Leonardo fu presto chiaro che ogni regola che possiamo intuire dall’osservazione sperimentale ha bisogno di una sua formulazione matematica.
    Lo studio della geometria era da lui considerato come il fondamento teorico della ricerca scientifica e conoscenza imprescindibile per la sua attività di pittore e di architetto.
    L’arrivo a Milano nel 1496 del matematico Luca Pacioli segna un deciso punto di svolta per le conoscenze matematiche di Leonardo, che ne diventa subito allievo. Il Pacioli sta in quegli anni lavorando al libro De divina proportione che verrà pubblicato a Venezia nel 1509. Leonardo disegna per esso numerosi solidi geometrici, nella versione piena, vista in prospettiva, e in quella cosiddetta ‘bucata’, in cui sono disegnate solamente le linee strutturali: dai corpi più semplici, come la sfera, fino ai poliedri più complessi.
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